ESPROPRIAZIONE – MODALITA’ DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA’ – VERBALE AMICHEVOLE DI ACCORDO NON COSTITUISCE MODO DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA’
Specifica il Consiglio di Stato che, in materia di espropriazione per pubblica utilità, deve escludersi la possibilità di qualificare come “cessione volontaria” il c.d. “verbale di amichevole accordo” tra Amministarzione Pubblica e privato, il quale va qualificato come mero atto di accettazione dell’indennità provvisoria; la cessione volontaria, invece, si configura come contratto avente ad oggetto il trasferimento della proprietà; il suddetto “verbale di amichevole accordo” non è, pertanto, atto idoneo ad assurgere a modo di acquisto della proprietà in sede di procedimento ablatorio; ciò perchè il nostro ordinamento costituzionale (art. 42, co. 2, Cost.) – nel riconoscere e garantire il diritto di proprietà – demanda alla legge i suoi modi tipici di acquisto. (Cons. St., Sez. IV, 29 dicembre 2023, n. 11348 ).